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da big bonzo 2.0
Essere un undrafted significa - in sostanza - che le trenta squadre NBA in cui sognavi di giocare da bambino hanno preferito qualcun altro a te. Per, in media, ben due volte.
Essere un undrafted significa sentire 60 nomi che al posto tuo potranno vivere il sogno che custodivano nel cassetto, dando un senso a tutto quel sudore sul parquet, a quelle giornate in sala pesi, a tutti i sacrifici tuoi e della tua famiglia.
Essere undrafted significa che nessuno ti regalerà mai nulla, che dovrai dimostrare tutto, sempre.
Essere undrafted dipende dalla persona che sei. Perché dove dalle righe di sopra qualcuno potrebbe sentirsi schiacciato, a qualcun altro provoca solo una cosa.
Fame.
Ieri notte, contro i Grizzlies:
31 punti
7 rimbalzi
8 assist
5 triple
1 recupero
1 stoppata
Migliore dei Lakers per punti segnati, protagonista assoluto in una squadra in cui continuano ad esserci LeBron e Luka.
In stagione, su 66 partite totali giocate:
- 1 partita da 45 punti
- 7 partite da 30+ punti
- 15 partite da +25 punti
- 31 partite da +20 punti
Nelle ultime dieci partite è a 27.3 punti di media, 5.2 rimbalzi, 6.1 assist, tirando il 53/38/96% e il 68 di true shooting. Il tutto da terza opzione dietro i due che abbiamo detto.
Da quando è in NBA:
- 2021/22, 7.3 punti di media in 23 minuti
- 2022/23, 13.0 in 29
- 2023/24, 15.9 in 32
- 2024/25, 20.1 in 35
Austin Reaves migliora di anno in anno, oggi è un key player dei Los Angeles Lakers e LeBron James - anche Luka seppur da meno tempo - lo adora come ha adorato i giocatori assieme ai quali ha vinto nel corso della sua carriera, uno dei pochi di cui abbia mai avuto fiducia al 100% quando con la palla in mano.
È intelligente, riesce a fare delle letture che tante top pick si sognano e sopratutto non si risparmia mai. Sempre pronto a lanciarsi su ogni pallone non curante di botte, cadute e affini.
Perché quando sei undrafted devi dimostrare ogni cosa.
Prima di tutto a te stesso.